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Captain Herlock DVD 02

CAPITAN HERLOCK

serie capitan herlock
dvd 02

Team degli scienziati


Sono fisici spaziali che componevano il team di spedizione scientifica diretto alla Nebulosa Clessidra. Di mentalità scientifica e razionale, sottovalutano le ammonizioni di Daiba, e la loro sete di conoscenza è il punto su cui farà leva Noo: il dottor Paek e la dottoressa Leni sono i primi a caderne preda, poi il dottor Hassan e Hiltz, infine parte dell’equipaggio della Fata Morgana. A causa del contatto con Noo, muoiono immediatamente, ma i loro corpi e la nave su cui viaggiano acquistano la capacità di rigenerarsi. Inoltre, gli scienziati hanno accolto dentro di loro una parte di Noo, che è così sfuggito alla sua prigionia: questo li differenzia dagli uomini che cadono preda della paura, e che divengono semplici servi. Leni-Noo è la prima ad entrare in azione, seminando il terrore e la distruzione tra i membri della flotta terrestre. Si scontra poi direttamente con Harlock, la cui forza d’animo è però talmente grande da terrorizzarla e renderla folle, costringendo gli altri tre a incatenarla al cannone della Fata Morgana. Hassan-Noo si scontra direttamente con Tadashi. Non sembra temere Harlock, e porta avanti l’opera di rinascita di Noo. Paek-Noo si sacrifica disintegrandosi contro la prua dell’Arcadia, per poter penetrare all’interno della nave. Hiltz-Noo è l’ultimo avversario e invita Harlock a scontrarsi direttamente con lui su Neo Terra, dove si nasconde un altro terribile manufatto di Noo.

 

Bar Arcadia


Il nome del locale sembra essere tutt’altro che casuale, e posto in netta antitesi rispetto alla nave di di Capitan Halock. Harlock e l’Arcadia sono sinonimo di libertà e di speranza, di vita vera e vissuta, un po’ come nell’Arcadia di cui si parla nella mitologia greca, la nave di Harlock, infatti, è una vera e propria regione idilliaca nella quale ogni persona può cercare di realizzare le proprie aspirazioni, vivendo in assoluta libertà. Il Bar Arcadia, invece, è del tutto diverso. Gli avventori sono uomini stanchi e disillusi che si ritrovano a bere cullando il sogno di essere liberi, ma dentro di loro sanno che ciò non accadrà mai. Non sono fatti per vivere da protagonisti, e infatti il faro sopra il bancone li illumina soltanto quando parlano, come se fossero delle comparse di teatro destinate ha un breve effimero momento di gloria. Harlock e il Dottor Zero, invece, sono sempre esposti alla luce durante la sequenza che si svolge al bar, come a dimostrare che solo i veri uomini meritano di avere la ribalta. Per gli avventori, dunque, l’Arcadia è davvero un idillio, il sogno agognato con la mente per tutta la vita, ma allo stesso tempo è qualcosa di mai veramente inseguito con i fatti, forse per paura di perdere qualcosa. Essi sperano per Harlock e perché la sua partenza dal pianeta Cumulo di Rifiuti riesca, ma lo tradiscono. È un po’ come appendere manifesti contro il potere oppressivo sulla facciata del bar e poi non fare nulla per opporsi a quella che si ritiene essere una dittatura.

Bilocazione


Noo ha il dono dell’ubiquità. In termini più scientifici, l’ubiquità è nota come "bilocazione", ovvero la capacità di trovarsi contemporaneamente in più luoghi differenti, grazie a un distaccamento dell’anima dal corpo fisico. Tutte le apparizioni di Noo, che nella maggior parte dei casi si mostra nella sola forma spirituale, sono veri e propri fenomeni di bilocazione. Secondo le varie teorie parapsicologiche, sarebbe possibile sdoppiarsi quando il corpo cade nel sonno o in stato di trance, purché si riesca a tenere la mente (intesa come "anima") in uno stato di veglia, ma non è questo il caso di Noo. Nella serie c’è un altro fenomeno di bilocazione della stessa evidenza e importanza, di cui sono vittima gli scienziati terrestri. Essi, una volta risvegliato il demone Noo, muoiono e subiscono il distacco dell’anima dal corpo, che diventa un semplice guscio posseduto da Noo, ma la loro anima non muore. Secondo alcune teorie parapsicologiche, infatti, dopo l’abbandono del corpo, l’anima per un certo periodo di tempo resta ancora viva all’interno di un Mondo Astrale, un mondo del tutto nuovo dal quale i morti vedono distintamente cosa il loro corpo sta facendo. Nel Mondo Astrale, le anime possiedono ancora i cinque sensi di cui gli uomini disponevano nella vita terrena, e vivono insieme a quelle dei loro simili in un luogo che è comunemente chiamato Terra dei Fantasmi. E in tutto per tutto, il luogo in cui gli scienziati incontrano Kei Yuki si direbbe qualcosa di simile a una Terra dei Fantasmi.

 

Endless Odyssey episodi 5-7


Nell’episodio 5 "Il campo di battaglia sul pianeta della lapide", Harlock, dopo aver salvato i suoi vecchi compagni, si reca nel Sistema Solare, dove impazza una guerra planetaria. Anche il Direttore Irita, a bordo della Scaffold, è diretto verso la stessa destinazione. Il suo piano è catturare il nemico e studiarne la tecnologia per applicarla all’industria belica o, in caso di necessità, annientarlo del tutto. Il potere dei quattro Noo, che hanno preso possesso della mente dei soldati, scatena una battaglia fratricida: le navi comincia ad attaccarsi tra di loro e alla fine anche l’equipaggio della Scaffold viene contaminato. Irita, unico superstite, comincia a pensare al suo passato e alle difficoltà e tragedie che hanno segnato la sua vita.
In questo episodio "Un sorriso gentile sul teschio del ricordo", Irita capisce di essere prossimo alla morte e ricorda il suo primo incontro con Harlock e alla paura che provò in quel momento. In un ultimo impedo di orgoglio, si scaglia in un attacco suicida contro l’Arcadia che nel frattempo si è avvicinata: a bordo, la tangibile fiducia che l’equipaggio nutre nei confronti di Harlock, ha fatto fuggire uno dei Noo che era riuscito a entrare sulla nave con l’intento di impossessarsene.
Nell’episodio 7, dal titolo "La luna aspetta nel luogo della promessa", l’Arcadia sta navigando nel Sistema Solare, quando una voce di donna invita l’equipaggio a fermarsi sulla Luna. Harlock, Tadashi e Yattaran incontrano la Principessa della Luna, la quale rivela che l’universo è stato generato dai frammenti del corpo di Noo e che tutti gli esseri viventi portano dentro di sé una testimonianza di questo retaggio, ossia quel Filamento Elicoidale che Noo stesso creò come primo ordine dell’universo: il DNA. Il Filamento, creato all’inizio da Noo come suo schiavo, si ribellò al suo padrone, dando origine alla stirpe della Regina e della Principessa, ma non riuscendo a fronteggialo cadde in rovina e ritirò sulla Luna a osservare e proteggere la Terra. Noo ha bisogno di un frammento del suo corpo originario per rompere il sigillo, ed è per questo che che i suoi quattro servi hanno portato la Terra nella stessa dimensione di Noo: il pianeta ha il compito di scagliarsi sul cancello di Yedar, oltre il quale Noo è sigillato. Se nello stesso momento si romperà anche il cancello dalla parte della nostra dimensione, il sigillo verrà definitivamente rotto. Nonostante l’accorata richiesta della principessa di salvare l’universo, Harlock torna sull’Arcadia, dicendo di non avere niente a che fare con tutto ciò. Ma una volta ripartita, la nave cambia rotta da sola e si dirige su un pianeta minerario di cui i Noo hanno assoggettato gli abitnati. Qui, mentre il capitano va a far visita ad una sua vecchia conoscenza, Tadashi e Kei vengono attaccati in città dagli zombi e Kei rimane gravemente ferita.

Panopticon


Il nome di questo pianeta prigione non è un’invenzione di Matsumoto, ma fa riferimento a Panopticon, trattato filosofico-politico dell’inglese Jeremy Bentham (1748-1832). Bentham è stato uno dei principali esponenti dell’Utilitarismo, corrente di pensiero che si basa sul moderno principio etico dell’utile, ovvero sull’incontro tra etica e felicità umana allo scopo di migliorare non solo la società, ma anche la qualità della vita. Nello specifico, il Panopticon è un modello di prigione ideale nella quale c’è una continua sorveglianza di un guardiano, che osserva i prigionieri a loro insaputa. Il nodo cruciale della teoria è solo il fatto di poter essere sorvegliati in qualunque momento porta i carcerati a una maggiore disciplina, abituandoli a rispettare le regole e rendendoli quindi più pronti a un reinserimento nella società civile una volta scontata la pena. In questo senso, la prigione in cui è rinchiuso l’equipaggio di Harlock, richiama in modo forte questo concetto, perché i pochi carcerati sembrano essere tranquilli e ordinati. Da un punto di vista strutturale, invece, il pianeta-prigione di Endless Odyssey ricorda la Round House (Freemantle, Australia Occidentale), un carcere realmente esistente edificato sulla base della teoria di Bentham. Bentham credeva che la sua idea potesse applicarsi all’organizzazione insita nella società, e che ciò avrebbe aumentato la felicità della gente, ma l’applicazione del suo Panopticon si è limitata alle prigioni.

 
 

Il pianeta minerario


La location più curiosa e variegata della serie è senz’altro il pianeta in cui vive l’ingegnere capo Maji, che per comodità possiamo chiamare Pianeta minerario. Esso è dominato da un’alta montagna, alla base della quale c’è una miniera profonda che dà vita alla città. L’edificio più imponente della città è una cattedrale che, per quanto mostrata poco e male, è evidentemente in stile gotico, come si evince dalla grande vetrata sopra il portone d’ingresso e dalla torre principale che si eleva sopra di essa.

Iconografia


La caratteristica principale di Noo è la capacità di suscitare il terrore negli uomini, fino a sconvolgerne le menti e a metterli uno contro l’altro. Le raffigurazioni del mostruoso e del terrificante vanno per questo di pari passo con il sentimento della paura. Questi "volti della paura" ricorrono in tutti i luoghi toccati in qualche modo da Noo. Così li ritoviamo anche sulla Luna, fra le rovine di cui è custode la Principessa. Qui troviamo anche un grande affresco che raffigura il Diavolo con altri demoni: è il tempo di Noo, l’inferno terribile e crudele pieno di creature spaventose, un tempo privo di ordine, soggetto soltanto alle leggi della paura. È anche l’epoca in cui è stato creato il Filamento Elicoidale, ossia la stirpe a cui appartiene anche la principessa ed è quindi ovvio che, in quello che sembra essere il suo palazzo, ci sia una raffigurazione che rimanda ad un tempo lontano e tuttavia ben noto.

 

Irita


Alto e magro, Irita è un ufficiale dell’esercito dal volto perennemente serio. È molto vicino al Primo Ministro a cui offre i suoi preziosi consigli, prendendo talvolta importanti decisioni al suo posto. Dietro l’apparente freddezza, Irita è un uomo dall’animo tormentato e dalla personalità complessa. Capace di essere cinicamente spietato nell’elaborazione dei suoi piani, è però anche in grado di comprendere i propri errori. In tal modo Irita mostra di vivere una grande evoluzione interiore, per certi aspetti simile a quella che conduce Tadashi a divenire un uomo, dal teppistello sbandato che era. Come il consigliere Kirita della serie del 1978, anch’egli è stato intimamente segnato dalla serie di lutti familiari che ne hanno inasprito il carattere, infondendogli però anche grande determinazione e lucida razionalità. Entrato da bambino all’Accademia Militare per volere del nonno, subisce le umiliazioni dei compagni che lo disprezzano per la sua origine. Tutto questo, però, ne rafforza la tempra e lo aiuta a scalare le più alte gerarchie militari, allontanandolo, al contempo, dalla sua umanità, tanto da non avere più rispetto neppure per la memoria di suo padre e per la sua tomba, che viene distrutta dai cannoni della Scaffold assieme all’osservatorio. Grazie al provvidenziale incontro con la signora Tomi, inizia a vedere le cose in maniera diversa, e anche il passato non è più solo un fardello da abbandonare, quanto la base su cui fondare il futuro. Tale cambiamento è visibile dal modo nuovo in cui guarda ai segni del passato, alle rovine che su Neo Terra stanno per essere distrutte e portate via, per fare posto all’avanzare del progresso.

serie classica
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